
Sa Signor Gassman, Alessandro Gassman, quando scoppiò tutto, fui preso dal terrore della morte violenta: “Mi uccideranno, mi uccideranno!” gridavo dentro di me disperato e poco ci è mancato, anzi, ci hanno provato neanch’io so quante volte.
Presi l’auto e da Monte S. Maria Tiberina mi recai a Livorno, al porto con l’intenzione di fuggire, per un tragitto profetico: 235,82 km cioè 2 35 e 28, la mia media di studi, forse, se ponderata, come si calcolava.
Nei giorni che mi rividero a Levane, ma subito dopo, vidi il capolavoro di suo padre Il sorpasso e si gira lì, in quelle zone tra Pisa e Livorno.
Profetico anch’esso, sebbene non sappia ancora chi io sia, cioè se suo padre o l’amico imbranato e depresso. Forse sono tutti e due, ma quel film, quel percorso dice la verità_:
2 35 28 è per quei due anni aggiunti alla crocefissione “canonica” che il mio 28 è andato a puttane tra Pisa e Livorno. Il resto è ancora da girare.
Buona giornata, anche se la mia si annuncia pessima.