Dalla sua dedicazione, il tempio salomonico non è mai stato oggetto di ampliamento, di lavori strutturali se non durante il regno di Jotam. Stando ai Libri dei Re sappiamo infatti che tutti gli altri interventi succedutisi durante la dinastia davidica sono sempre stati finalizzati al restauro e alla manutenzione, mentre durante il regno di Jotam si mise in opera la costruzione della porta superiore del tempio.
Viene quindi spontaneo chiedersi come mai durante quel regno si decise di modificare strutturalmente il tempio, in particolare viene da chiedersi se fu una decisione casuale o se invece essa fu adottata sulla scorta di un qualche particolare evento che si voleva celebrare.
Ritenendo semplicistica la prima ipotesi, cercheremo di dare ragione della seconda, immaginando che la costruzione della porta superiore del tempio rispondesse a una precisa finalità. Per far ciò il testo non ci è d’aiuto, perchè il deuteronomista niente dice in proposito, limitandosi a dare notizia del fatto compiuto (cfr 2Re 15,35).
Tuttavia, ciò che non è possibile sapere a una prima lettura, talvolta è possibile conoscerlo ragionando sui fatti non direttamente menzionati, unico modo per conoscere il sottile mondo delle intenzioni che spesso sfugge alla “penna”.
In questo senso ci è d’aiuto esaminare le festività religiose ebraiche, perchè l’oggetto in questione è il tempio. La nostra attenzione, allora, dovrà necessariamente concentrarsi sui due calendari che facevano da metronomo: quello sabbatico e quello giubilare. E’ lì che dobbiamo cercare la risposta e vedere se durante il regno di Jotam accadde qualcosa di particolare capace di giustificare la messa in opera di un cantiere finalizzato alla celebrazione di un qualche evento.
Già nel post precedente abbiamo proposto quella che a nostro avviso è l’esatto calendario sabbatico e giubilare che accompagna tutti i regni di Giuda. Ritenendo che la risposta che esso ha fornita sia adeguata, lo proporremo di nuovo, nella speranza che anche stavolta ci sia d’aiuto.
RE |
REGNO |
ANNI SABBATICI |
GIUBILEI |
Davide |
989-949 |
983 976 969 962 955 |
968 |
Salomone |
949-909 |
948 941 934 927 920 913 |
918 |
Roboamo (Giuda) |
909-891 |
906 899 892 |
|
Abia |
891-889 |
||
Asa |
891-847 |
885 878 871 864 857 850 |
868 |
Josafat |
847-824 |
843 836 829 |
|
Joram |
824-817 |
822 |
818 |
Ocozia |
817-816 |
||
Atalia |
816-809 |
815 |
|
Joas |
809-770 |
808 801 794 787 780 773 |
|
Amazia |
770-728 |
766 759 752 745 738 731 |
768 |
Ozia |
728-674 |
724 717 710 703 696 689 682 675 |
718 |
Jotam |
674-659 |
668 661 |
668 |
Acaz |
659-644 |
654 647 |
|
Ezechia |
644-615 |
640 633 626 619 |
618 |
Manasse |
615-560 |
612 605 598 591 584 577 570 563 |
568 |
Amon |
560–558 |
||
Giosia |
558-527 |
556 549 542 535 528 |
|
Joacaz |
527-527 |
||
Joachim |
527-516 |
521 |
518 |
Joachin |
516-516 |
||
Sedecia |
516-505 |
514 507 |
Come si può notare controllando gli anni sabbatici e giubilari del regno di Jotam, nell’anno 668 a.C l’anno sabbatico coincise perfettamente con quello giubilare. Nella ritmica che contraddistingue quegli anni (i sabbatici e i giubilari), ciò poteva accadere solo una volta ogni 350 anni, per cui quell’anno dava luogo a una festività solenne, la quale da sola giustifica l’apertura di un cantiere che ampliasse o, in ogni caso, modificasse strutturalmente il tempio stesso con il preciso scopo di celebrare l’evento.
Questa crediamo sia la ragione per cui sotto il regno di Jotam si costruì la porta superiore del tempio quando, fino ai lavori di ampliamento di Erode, non abbiamo notizia di lavori che riguardino il tempio o la sua area, eccetto quelli che potremmo definire di semplice manutenzione. La costruzione della porta superiore fu quindi un’opera celebrativa che rispondeva alla necessità di festeggiare un evento rarissimo.
In questo senso, allora, se nel precedente post crediamo di aver fornito la prova che la legislazione sabbatica era vigente nel periodo pre-esilco, questo post prova ulteriormente che essa era effettivamente in vigore, tanto che essa ispirava importanti modifiche al centro della vita politica, religiosa ed economica, cioè il tempio.
Pensiamo ciò perchè riteniamo impossibile che sia il caso a determinare la perfetta coincidenza di due calendari (quello sabbatico e quello giubilare); una cronologia (quella di 1-2Re proposta dal blog); e una trama letteraria (quella contenuta in 2Re 15,35) in un preciso anno, cioè il 668 a.C.
Inoltre crediamo che la perfetta coincidenza appena descritta provi la bontà della cronologia biblica offerta da questo stesso blog. Infatti se gli anni sabbatici li abbiamo calcolati sulla scorta dell’anno 163/164 a.C. indicato dagli studiosi come sabbatico, altrettanto non si può dire di quello giubilare, perchè il calcolo segue in un percorso autonomo, in quanto assume come base il 32 d.C., che secondo noi segna l’inizio del ministero pubblico di Gesù, sulla scorta del passo d’Isaia letto da Gesù stesso nella sinagoga di Nazaret (cfr. Lc. 4,18).
Quel passo, come del resto tutti gli altri, era sicuramente calendarizzato, cioè era letto in un particolare momento liturgico, che secondo gli Ebrei segnava il finire dell’anno sabbatico e lo scoccare di quello giubilare; mentre secondo noi è più opportuno ritenere che segnasse l’ingresso di un anno sabbatico e giubilare.
Stabilito quel 32 d.C. come giubilare, è un gioco da ragazzi ricostruire tutto il calendario, perchè gli anni giubilari cadevano regolarmente ogni 50 anni; ed è così che si può giungere non solo a rintracciare l’anno giubilare che contraddistinse il regno di Jotam; ma è possibile anche, avendo ricostruita la scaletta sabbatica, notare come durante quello stesso regno ci fu la perfetta coincidenza dell’uno sull’altra.
Come spesso mi capita di scrivere, le considerazione da fare sarebbero molte, ma noi ci limitiamo a proporre il caso. In particolare forse ci limitiamo a soddisfare una legittima curiosità: quando fu dedicata la porta superiore del tempio appena costruita? Ciò avvenne, secondo noi, nel 668 a.C.